Negli ultimi anni, un componente della cannabis chiamato CBD (noto anche come cannabidiolo) è diventato molto popolare tra ampie fasce della popolazione. Il CBD è ora mainstream! Ma si può prendere il CBD in gravidanza?
I fan della sostanza chimica affermano che aiuta efficacemente ad affrontare l’insonnia, i dolori cronici e articolari, l’ansia, l’epilessia e molto altro ancora. I produttori lo vendono in molte forme e i negozi di CBD sono spuntati ovunque, online e nella vita reale, offrendo un’ampia varietà di prodotti CBD: dai classici fiori da fumare a lozioni, caramelle gommose, spray, oli e creme. Con la rapida diffusione e l’aumento della popolarità dei prodotti CBD, l’uso di cannabis da parte delle donne incinte è molto cresciuto negli Stati Uniti e in altri paesi (come il Canada) negli ultimi decenni.
Un’analisi del 2019 su oltre 450.000 donne americane da parte del National Institute on Drug Abuse ha rilevato che l’uso di cannabis in gravidanza è più che raddoppiato tra il 2002 e il 2017. Ora, molti si chiedono se sia sicuro assumere CBD durante la gravidanza. La risposta breve è probabilmente no. In questo articolo spiegheremo perché. Hai altre domande relative a CBD, THC e cosa fanno? Sul blog di hempati.com cercheremo di rispondere, o forse lo abbiamo già fatto. Dai un’occhiata!
Cos’è il CBD
Come sempre, partiamo dalle basi. Il CBD è un composto chimico che proviene dalla pianta di cannabis conosciuta come canapa. Un’altra versione della cannabis produce quella che è comunemente nota come marijuana. Il CBD non è l’unica sostanza chimica presente nella pianta di cannabis. Un altro, il THC (noto anche come tetraidrocannabinolo) è ciò che conferisce alla marijuana i suoi poteri inebrianti e psicoattivi. È anche ciò che causa una cosa comunemente nota come fame chimica, e cioè un desiderio di cibo indotto dal consumo di droghe o alcol (in particolare cibo spazzatura). Il CBD non è THC: non ti farà sentire sballato e non ti darà la fame chimica, quindi è sicuro da utilizzare a casa, al lavoro o altrove. Assicurati solo di consumare prodotti di alta qualità, inizia con un dosaggio molto basso e ascolta il tuo corpo. Un’altra buona idea è parlare prima con il medico (o i medici). Ultimo suggerimento: fumarla in un luogo affollato potrebbe essere rischioso: dopotutto, i fiori di CBD legale sono virtualmente indistinguibili da quelli di marijuana, quindi potrebbero crearti qualche problemino con le forze dell’ordine.
Posso consumare CBD durante la gravidanza?
Se sei incinta e ti stai chiedendo se sia sicuro assumere prodotti a base di CBD, la risposta breve è probabilmente no, o comunque non è detto che ne valga la pena. Attualmente, ci sono complicazioni ben documentate derivanti dall’uso di marijuana durante la gravidanza o l’allattamento. Questi includono un aumento del rischio che il bambino abbia problemi di sviluppo cerebrale, difficoltà a crescere nell’utero, basso peso alla nascita, parto prematuro, natimortalità. Ma stiamo parlando di CBD, non di THC. Il problema è che la marijuana è stata sottoposta a ricerche approfondite, ma l’uso di CBD durante la gravidanza non è stato sufficientemente studiato dal punto di vista medico. Non ancora, almeno.
Sebbene non siamo a conoscenza degli effetti collaterali del CBD durante la gravidanza, conosciamo gli effetti collaterali del CBD nella popolazione generale, tra cui diminuzione dell’appetito, diarrea, sensazione di sonnolenza, danni al fegato, cambiamenti dell’umore come irritabilità, interazione indesiderata con altri farmaci. Questi sono effetti collaterali pericolosi in generale, ma sono peggiori se la persona che li sta vivendo è incinta, perché possono causare complicazioni e problemi non desiderati in un momento già delicato per il tuo corpo e la tua mente. Stai al sicuro!
Il CBD influisce sul feto?
Abbiamo parlato della madre. Ora parliamo del feto. Il CBD ha qualche influenza sul feto? In quali modi? Come mai? Rimane lo stesso problema: non abbiamo abbastanza studi e ricerche in merito. Tuttavia, nei primi test, alte dosi di CBD hanno causato problemi ai feti di animali gravidi. Nello specifico, lo sviluppo del sistema riproduttivo dei feti maschi ha subito danni. Non è noto se lesioni simili possano verificarsi nelle gravidanze umane. Le donne incinte che sono state esposte a prodotti a base di cannabis che contenevano THC e CBD, inoltre, hanno registrato maggiori probabilità di avere figli con un aumento della massa grassa e dei livelli di zucchero nel sangue all’età di 5 anni, secondo un nuovo studio pilota.
Negli Stati Uniti, la FDA ha in programma di saperne di più sugli effetti del CBD durante la gravidanza e durante l’allattamento, incluso, ad esempio, se e in che misura la presenza di CBD nel latte materno danneggi il bambino allattato o la produzione di latte materno. In Italia, con la nostra legislazione lacunosa e incompleta, siamo lontani dallo scoprire la verità. Ma possiamo sempre leggere i risultati di studi e ricerche fatte oltreoceano.
Problemi generali
Un altro motivo per evitare il CBD durante la gravidanza è la potenziale impurità della sostanza. Indipendentemente da ciò che dice l’etichetta, i prodotti CBD possono includere una varietà di contaminanti indesiderati. Olio di CBD, lozioni, alimenti e altri prodotti, negli Stati Uniti, non sono regolamentati dalla FDA. Di conseguenza, i produttori di CBD hanno troppa poca supervisione. Ciò può portare alla produzione e all’acquisto di prodotti fatti con CBD che contiene batteri, funghi, pesticidi o metalli pesanti. Controlla sempre la qualità del prodotto e la sua certificazione. Inoltre, il CBD può contenere THC. Uno studio pubblicato su JAMA ha scoperto che 18 degli 84 prodotti CBD acquistati online contenevano la sostanza. In quegli stessi prodotti, il 26% conteneva meno CBD di quanto pubblicizzato. Con così poco CBD incluso (alcuni prodotti contenuti avevano meno dell’1%), non rimaneva alcun potenziale beneficio, solo possibili complicazioni. Devi decidere se per te ne vale la pena o no.
Conclusioni
Ad oggi, non è chiaro come il CBD possa influenzare i bambini non ancora nati e le loro madri. Non è inoltre noto se gli effetti collaterali negativi del CBD possano passare attraverso il latte materno. I ricercatori sperano di trovare presto risposte a queste domande e altre ancora. Fino a quando i ricercatori non troveranno queste risposte, la FDA raccomanda di non utilizzare qualsiasi tipo di CBD durante la gravidanza o l’allattamento. Naturalmente, il nostro suggerimento è di parlare con la tua ostetrica prima di provare uno qualsiasi di questi prodotti.