Tutti i passaggi per estrarre a casa l’olio di cannabis e ottenere un prodotto di qualità.
Produrre l’olio di cannabis non è affatto un’utopia. Con qualche accortezza e l’attrezzatura giusta, estrarre l’olio dalle infiorescenze è un procedimento alla portata di ogni adulto e permette di ottenere un prodotto sicuro. Naturalmente non avrà la stessa qualità degli olii CBD professionali che seguono metodi più complessi di estrazione e filtrazione per ottenere concentrazioni ottimali. Tuttavia è una soluzione valida per chi ama cimentarsi con l’autoproduzione e permette di ottenere un prodotto comunque soddisfacente. Ecco come fare l’olio di cannabis con un metodo semplice ed efficace.
Come fare l’olio di cannabis con alcool.
Per estrarre l’olio dalla Cannabis Sativa si possono utilizzare l’alcool o un olio vegetale, come l’olio di oliva o di cocco. Nel primo caso si ottengono concentrazioni più alte di Cannabis perché, a differenza dell’olio, l’alcool evapora durante il procedimento. Per questo motivo tratteremo questo metodo di estrazione. Gli ingredienti e gli strumenti necessari sono:
- 30 g di infiorescenze di Cannabis tritate di buona qualità
- Alcol al 95-96% ad uso alimentare
- 2 Ciotole
- Guanti non in lattice
- pestello o cucchiaio di legno
- Filtro a maglia fine o un fazzoletto di cotone
- Pentola per cuocere a bagnomaria (o due pentole di diverse dimensioni)
- Siringhe
- 30 g di infiorescenze di Cannabis tritate di buona qualità
- Alcol al 95-96% ad uso alimentare
- 2 Ciotole
- Guanti non in lattice
- pestello o cucchiaio di legno
- Filtro a maglia fine o un fazzoletto di cotone
- Pentola per cuocere a bagnomaria (o due pentole di diverse dimensioni)
- Siringhe
Procedimento:
Prima fase.
Prima fase.Versare le infiorescenze in una ciotola e aggiungere l’alcol fino a sommergerle. Usando i guanti, mescolate con il cucchiaio o schiacciatele delicataente con il pestello per 10 minuti circa. In questo modo il solvente estrarrà dalla Cannabis il CBD (cannabidiolo) e i terpeni aromatici della pianta.
Seconda fase.
Filtrate nella seconda ciotola la soluzione ottenuta, strizzando il panno o il filtro scelto per separare l’alcool dagli scarti. Trasferite gli scarti nella prima ciotola e ripetete la prima fase con nuovo alcol per poi procedere una seconda volta al filtraggio delle infiorescenze.
Terza fase
Versare tutto l’alcol estratto nella pentola per bagnomaria, o in una pentola di acciaio inossidabile da sovrapporre ad una piena d’acqua. Fate in modo che la prima pentola non arrivi a toccare il fondo della seconda. Accendete una piastra elettrica ( non usare gas ) a bassa temperatura sotto una cappa da laboratorio aspirante: sarà sufficiente a far evaporare l’alcol in piena sicurezza È fondamentale fare attenzione in questa fase, in quanto i vapori sprigionati dall’alcol sono altamente infiammabili. Per questo è preferibile l’uso di attrezzatura specifica da laboratorio. Durante l’evaporazione, mescolate fino a ottenere un composto denso lavorando in piena sicurezza sotto cappa professionale.
Quarta fase.
Raccogliete l’estratto con le siringhe e riponetele al buio, magari avvolte in carta stagnola, per utilizzare l’olio al bisogno.
Potete usare l’olio di cannabis diluito in olio di oliva o assumerlo in gocce sotto la lingua.