Che cos’è il CBG? E come si differenzia dal CBD? In precedenza abbiamo già parlato delle caratteristiche e dei benefici principali del CBD e del cristallo di CBD. In questo articolo discuteremo dei benefici e degli effetti di queste sostanze, che confronteremo per dare informazioni pratiche ai nostri consumatori.
Prima di iniziare a confrontare i benefici di queste molecole, è bene presentarle separatamente.
CBD: definizione ed effetti principali
Il CBD (cannabidiolo) è il secondo principio attivo più diffuso nella cannabis, derivato direttamente dalla pianta di canapa. Non ha effetti psicoattivi e può essere utilizzato anche per scopi medici. Negli articoli precedenti abbiamo già parlato dei prodotti più comuni a base di CBD, ovvero il CBD Isolate, il CBD ad ampio spettro, il CBD a spettro completo, oltre ai famosi prodotti a base di CBd, come l’olio di CBD e il CBD crystal.
Tra i potenziali benefici che un consumatore può trarre dall’uso del CBD ci sono:
- Ridurre l’ansia. Uno studio recente dimostra che il cannabidiolo aiuta a migliorare i disturbi del sonno e dell’ansia.
- Dolore e infiammazione. Il CBD è indicato anche per chi soffre di fibromialgia, cancro e mal di schiena cronico.
- Sostiene il benessere emotivo. Il cannabidiolo è un’ottima sostanza che aiuta ad alleviare i sentimenti di stress e tensione.
Come già accennato, questa molecola viene venduta sul mercato in molti modi diversi, come ad esempio:
- Olio di CBD. È il prodotto, tra gli isolati di CBD, più diffuso sul mercato.
- Commestibili al CBD. È disponibile in commercio come gomma da masticare, bastoncino di miele e lecca-lecca, e contiene una quantità precisa di molecola di CBD.
- Capsule di CBD Isolate. Vengono vendute sotto forma di compresse, ideali per chi ha bisogno di usarle come medicina o vitamina.
- Prodotti topici a base di CBD. Si usa per preparare creme, gel e balsami da applicare direttamente sulla pelle, grazie ai suoi effetti lenitivi.
- Vaporizzatori di CBD. Si tratta di uno dei metodi più efficaci per consumare il CBD, poiché la sostanza, quando viene inalata, viene assorbita direttamente dai tessuti polmonari, piuttosto che ingerita.
CBG: cos’è e come funziona
Come il CBD, anche il CBG non ha effetti psicoattivi e ha promettenti applicazioni terapeutiche. Il cannabigerolo (CBG), uno degli oltre 120 cannabinoidi presenti nella cannabis, è stato isolato per la prima volta nel 1964. Nonostante la ricerca su questa sostanza sia ancora in una fase iniziale, studi recenti suggeriscono che le sue proprietà analgesiche possono superare quelle del THC, senza effetti psicoattivi. È inoltre dimostrato che il CBG può offrire qualità antitumorali, antidepressive e antibatteriche.
Ma quali sono gli effetti terapeutici del CBG? Sebbene non siano ancora stati effettuati test clinici su possibili effetti sull’uomo, una serie di studi preclinici offrono indicazioni su alcuni dei potenziali effetti terapeutici del CBG. In sintesi, tra i benefici vi sono:
- Stimolazione dell’appetito. Gli studi preclinici hanno rivelato che il CBG può promuovere marcatamente l’appetito nei ratti. Uno studio del 2017 ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, indicando che il CBG purificato potrebbe rappresentare una nuova opzione terapeutica per la perdita di appetito e il deperimento negli esseri umani.
- Infezioni batteriche da MRSA. È stato dimostrato che il CBG ha anche proprietà antibatteriche, antimicotiche e antiparassitarie.
- Cancro. Il CBG vanta proprietà antitumorali grazie alla sua capacità di inibire la proliferazione cellulare anomala.
- Aiuta a ridurre l’emicrania, l’ipertensione, il glaucoma e altri problemi di salute.
Inoltre, il CBG può essere assunto in modo simile al CBD, essendo presente sul mercato anche come olio.
Principali differenze tra CBD e CBG
Sebbene entrambi i composti siano cannabinoidi non intossicanti presenti nella pianta di cannabis, CBG e CBD presentano alcune differenze:
- Struttura molecolare: CBG e CBD hanno strutture molecolari diverse, che si riferiscono semplicemente al numero e alla disposizione degli atomi di ossigeno, carbonio e idrogeno che costituiscono un cannabinoide.
- Farmacologia: Il CBG e il CBD attivano anche i recettori in modo diverso. Uno studio del 2011 ha confrontato gli effetti del CBG e del CBD sul recettore della serotonina 5-HT1A, agendo come agonista o attivatore. Il CBG, invece, si comporta come antagonista o bloccante del recettore 5-HT1A. I risultati hanno dimostrato che un pre-trattamento con CBG ha bloccato gli effetti antiemetici del CBD, suggerendo che i due cannabinoidi si legano allo stesso punto, ma hanno azioni opposte su questo specifico recettore.
- Stimolazione dell’appetito: Come accennato in precedenza, un altro modo interessante in cui il CBG si differenzia dal CBD è per quanto riguarda la stimolazione dell’appetito.
Il CBD e il CBG possono essere usati contemporaneamente? I ricercatori suggeriscono che un consumo combinato dei cannabinoidi può apportare molteplici benefici per la salute, rispetto all’assunzione di una singola sostanza. Questo effetto è chiamato “effetto entourage”.
Lo sapevi che
Il cannabigerolo (CBG), come la nostra CBG White Widow, è il primo cannabinoide prodotto dalla canapa. Quando l’esemplare è ancora allo stadio di plantula, alcuni enzimi reagiscono con gli acidi vegetali creando il CBGA. Successivamente, la decarbossilazione (applicazione di calore) trasforma il CBGA in CBG. In questa fase iniziano a prendere forma decine di altri cannabinoidi.
Senza addentrarci nella spiegazione dettagliata di strutture e reazioni chimiche, possiamo affermare che, senza il CBGA (e quindi il CBG), gli altri cannabinoidi, come il CBD, non esisterebbero. La conversione degli acidi vegetali in CBGA avvia una reazione chimica a catena, che porta alla creazione degli oltre 100 cannabinoidi scoperti finora.
Questa è anche la ragione per cui dopo il CBD, il CBG è il cannabinoide più economico (nonostante costi comunque 4 volte tanto il CBD) mentre gli altri isolati di cannabinoidi secondari CBN, CBC costano ancora di più. Questo perché esistono genetiche al 10% di CBG mentre il CBN/CBC non vanno oltre lo 0.5% e non sono mai il cannabinoide principale.