Red Mandarine
Glasshouse | CBD <15%
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Il nostro negozio online offre eccellenti varietà di infiorescenze CBD all'ingrosso al miglior rapporto qualità-prezzo nel Regno Unito e in Europa.
La nostra selezione di infiorescenze di canapa all'ingrosso proviene dalle migliori coltivazioni italiane e presentano diverse percentuali di CBD o CBG ma un livello di THC sempre <0,2%.
Una gamma di prodotti esclusivi che compongono un bouquet di sapori sorprendenti, disponibili sfusi o in confezioni personalizzate. In questo modo, soddisfiamo tutte le esigenze dei nostri fornitori di fiori di cbd all'ingrosso.
Coltivate indoor, outdoor o in serra, le cime di CBD all'ingrosso di Hempati sono il risultato dell'esperienza italiana, del suo clima soleggiato e dei suoi terreni ricchi.
Il fiore di cannabis light, conosciuto anche come fiore CBD o infiorescenze di CBD è un fiore di marijuana senza THC (o meglio, con THC a percentuali irrisorie) ma ad alto contenuto di CBD, il cannabinoide benefico della canapa. Si tratta quindi di fiori di canapa selezionati per avere un alto contenuto di CBD e un basso contenuto di THC accuratamente raccolti, curati ed essiccati, i quali vengono poi confezionati sottovuoto in modo da preservarne al massimo gli aromi e le proprietà. Contrariamente a quanto si crede, la canapa e la marijuana non sono piante diverse. Entrambe le sostanze sono Cannabis sativa e l’unica differenza è il cannabinoide dominante.
I fiori di CBD e la marijuana sono due varianti della Cannabis sativa e quindi hanno un aspetto molto simile. Hanno anche un odore simile, poiché questo aroma dipende dai terpeni che entrambe le varianti contengono. La differenza principale è il contenuto di THC: il fiore di CBD contiene meno dello 0,3% di THC, mentre la marijuana può avere più del 30% di THC. È il THC ad avere effetti psicoattivi, motivo per cui il fiore di CBD non produce lo stesso effetto inebriante della marijuana. Questa differenza sostanziale non è chiaramente visibile, motivo per cui distinguere il fiore di CBD dall’erba è difficile se non si ha un occhio esperto. L’esperienza è ciò che aiuta a notare le differenze di odore e aspetto. Ciò che è evidente anche ai più inesperti sono le differenze nella forma delle piante e nelle dimensioni delle foglie.
Infatti, le piante di canapa crescono alte e sottili rispetto alle piante di marijuana, che sono più corte e cespugliose. Le piante di marijuana producono anche più fiori in grappoli densi, mentre i fiori della canapa sono più radi.
Inoltre, le piante di canapa crescono con foglie più sottili rispetto alle piante di marijuana, che tendono ad avere foglie più spesse e grasse.
Bisogna però tenere in considerazione che negli ultimi anni in cui gli strain CBD sono sempre piu’ ricercati/ coltivati queste differenze stanno diventando sempre meno evidenti.
Non esiste una risposta semplice riguardo a quanto tempo il CBD rimane nel sistema. Dipende da una serie di fattori quali: fattori fisici e genetici, l’ultima volta che è stato assunto, il dosaggio e la frequenza d’uso. In ogni caso, il CBD scompare dall’organismo in tempi relativamente brevi. Se usato per via orale in circa 11-28 giorni, se ingerito in solo poche ore.
La maggior parte dei test antidroga seleziona il THC, piuttosto che il CBD. Tuttavia, come detto, il CBD contiene tracce di THC ed efficacia e tempistiche di rilevazione dipendono anche dalle diverse tipologie di test.
Nei test delle urine, la finestra di rilevamento del THC dipende principalmente dalla dose assunta e dalla frequenza d’uso ma, in generale, si possono rilevare tracce tra i tre giorni e le due settimane dopo l’ultima assunzione.
I test del capello rilevano le droghe per un lungo periodo di tempo (fino a tre mesi) ma sono molto rari per il THC e il CBD per motivi commerciali o legali. Così come i test della saliva attraverso cui i componenti della droga possono essere rilevati pochi minuti dopo l’assunzione e possono durare fino a 36 ore, a seconda del dosaggio e della frequenza d’uso.
Per quanto riguarda invece gli esami del sangue, la rapidità con cui il THC viene eliminato aumenta notevolmente: solo per circa cinque ore dopo l’assunzione. Tuttavia, i metaboliti del THC e quindi il CBD possono essere presenti fino a una settimana.
Da notare che, se si consumano prodotti a base di CBD in grandi quantità e con regolarità, è possibile che questo test, come gli altri, lo rilevi più a lungo.
I modi sono diversi e la scelta dipende dal gusto e dalle necessità personali. Il più diffuso è Il joint, detto altrimenti la “canna“. Rollare una canna è abbastanza semplice ed economico. Tutto ciò che serve sono solo le cartine lunghe e dei filtri di carta. È consigliabile l’utilizzo di un grinder, ossia un tritatabacco che renderà la tua erba più facile da rollare. Spesso viene aggiunto il tabacco per diminuire il costo complessivo del joint.
Un altro metodo è il bong: un oggetto che permette di raffreddare il fumo attraverso l’acqua. L’erba da fumare va messa già tritata nel braciere, e poi infiammata con un accendino. Mentre si accende, bisogna solo “tirare” con la bocca appoggiata all’estremità superiore, e il fumo farà il resto.
Il cilum è forse il più antico strumento inventato per inalare i fumi della combustione di hashish o inflorescenze. Non ha la divisione fra braciere e bocchino dove appoggiare le labbra, assomiglia ad un lungo tronco di cono cavo con all’interno una pietra filtrante.
Infine il vaporizzatore è uno strumento elettrico che permette di riscaldare l’erba senza bruciarla, ovvero senza la combustione e quindi in maniera più salutare per i polmoni. Le inflorescenze vengono portate al punto di evaporazione dei principi attivi, i quali sono responsabili degli effetti benefici sopracitati. I vaporizzatori garantiscono un risparmio sulla quantità di erba da usare e una garanzia sulla qualità del fumo da inalare.
Una famosa variante dei vaporizzatori tascabili è il Volcano, un vaporizzatore da tavolo molto in voga nei coffee shop di Amsterdam. Si differenzia dal vaporizzatore poiché con un Volcano si aspira da un palloncino che si gonfia lentamente durante il processo di vaporizzazione. Rappresenta il modo più sano per l’assunzione di cannabis.
Con qualche accortezza e l’attrezzatura giusta, estrarre l’olio dalle infiorescenze è un procedimento alla portata di ogni adulto e permette di ottenere un prodotto sicuro. Naturalmente non avrà la stessa qualità degli olii CBD professionali che seguono metodi più complessi di estrazione e filtrazione per ottenere concentrazioni ottimali. Tuttavia è una soluzione valida per chi ama cimentarsi con l’autoproduzione e permette di ottenere un prodotto comunque soddisfacente. Leggi l’articolo per conoscere ingredienti, dosaggi, attrezzature necessarie e passaggi per fare l’olio di cannabis con un metodo semplice ed efficace.
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